#blackfriday

Okay, ora, attorno a noi c’è il sistema, la società, che abbiamo cocostruito fino ad oggi. A fianco delle cose che sappiamo fare molto bene, ci sono quelle che siamo ancora molto poco bravi a fare, e se ne parla spesso, giustamente. Una di quelle cose è gestire consumi di un certo tipo, e i rifiuti che ne conseguono.

Al momento in cui questo post viene pubblicato è appena finito il BlackFriday, un giorno in cui usiamo acquistare ancora più volentieri. Nell’ombra di ogni oggetto acquistato c’è quella dell’oggetto consumato, del rifiuto. Ogni rifiuto ha il suo “impatto”, di magnitudo variabile: elevata se guardo alla gestione del rifiuto oggi, minore se guardo a una gestione di un possibile domani, a volte prefigurato, osato, da alcuni pionieri, qui e là.

Tiro per esempio in causa l’industria dell’abbigliamento: in mano ho allora, ad oggi, un importante contributore all’inquinamento globale, con picchi anche del 10%, oltre che una delle industrie che remunera i lavoratori con paghe tra le minori al mondo.
Vi invito a scorrere questa pagina: sotto questo post, sotto quello che propaganda il nostro 5×1000, quello di Amalgamare, del CCI e infine di un celebre festival cinematografico, c’è quello di “S-Cambiamoci”, di cui vi interesseranno, lo prometto, i poster sulla filiera tessile. Potete non scorrere alcunché, ma solo se sapete già quante tonnellate di microplastiche finiranno negli oceani entro il 2050, quante tonnellate di vestiti compriamo in Europa, o banalmente cosa sia la fast-fashion.

Prendo ora gli apparecchi elettronici: richiedono uno sforzo immenso per essere prodotti, e nonostante questo, pensare di far concludere la loro vita in un cassonetto, invece che considerare un dignitoso restauro è l’idea più comune. Vi invito a dare un’occhiata a quello che fanno per esempio realtà come Trashware, a Cesena dove provano ad applicare quest’ultima logica. Segue link d’obbligo: https://www.corriereromagna.it/nuova-vita-ai-computer-a-cesena-accordo-per-progetto-trashware/

Se infine considero la catena del rifiuto stessa: ebbene le dinamiche criminose possono trovarvi terreno molto fertile, com’è purtroppo ovvio. Nella serata del 9 dicembre se vi interessasse l’argomento, potreste trovare di che dissetarvi a questa pagina, si parla di ecomafie: https://www.facebook.com/events/2716751938540188/

E qui concludo: cambiamenti come questi, di sistema, si giocano spesso sui due celebri fronti: quello delle scelte individuali e quello del cambiamento di rotta di attori più pesanti, intere aziende. Per quanto riguarda la prima, up to you, o insomma, up to us. Per quanto riguarda la seconda, potreste farvi ispirare da una realtà come Patagonia (per citarne una): ha ormai qualche anno, ma “Let my people go surfing”, di Yvon Chouinard, continua a essere un buon libro e parla proprio di un’azienda che è arrivata dov’è arrivata pur mantenendo certi principi. No spoiler.

S-CAMBIAMOCI

Dopo la prima edizione di SCAMBIAMOCI  dello scorso  settembre a Mesiano, rieccoci con un nuovo swap party in collaborazione con Emergency, che ci ha messo a disposizione il suo SpazioNatale di Trento, in via Santissima Trinità n° 14.

L’evento è parte del progetto #5R che ISF sta portando avanti da qualche tempo.

Durante il pomeriggio, ci sarà modo di scambiare, donare e portare a casa capi d’abbigliamento in buono stato completamente gratis!

Inoltre, ci sarà modo di approfondire il tema del riciclo di vestiti usati e di come il fenomeno della Fast Fashion influenzi la vita di una capo.

Vi aspettiamo numerosi martedì 19 novembre dalle 15 alle 19 con tanti capi in buono stato da poter scambiare, donare e provare!

👖 I CAPI AVANZATI VERRANNO DEVOLUTI  a: Cooperativa Sociale Insieme Vicenza  | 👖 | Caritas Trento – Altr’Uso👖

🧦Regolamento🧦

– Ogni donatore può portare un massimo di 15 capi d’abbigliamento.

– I vestiti dovranno essere in buone condizioni, privi di buchi che ne compromettono l’uso, privi di macchie, lavati e igienizzati.

– Non verranno accettati capi d’intimo e costumi.

– Ogni visitatore, anche se a mani vuote, può prendere i capi che gli piacciono di più!

Riportiamo qui sotto un po’ di informazioni suilla filiera tessile che potrete approfondire assieme a noi il 19 novembre.

Perché cambiare vestito quando puoi S-cambiarlo?

 

FFF: Fridays For Futures

ISF-Trento ha deciso di aderire a questa iniziativa di mobilitazione per la sensibilizzazione al tema del Cambiamento Climatico. Ma partiamo dalle basi:

Cosa vuol dire FFF?

Fridays For Future. Con questa sigla si indica un movimento, una manifestazione, una presa di coscienza. Si indica la mobilitazione di chi vuol farsi ascoltare innanzitutto dalla cittadinanza, coinvolgendola in prima linea.

Da dove nasce l’idea?

L’appello è stato lanciato da Greta Thunberg, studentessa, adolescente, preoccupata per il cambiamento climatico che sta mutando il nostro pianeta, tanto da scioperare dall’agosto del 2018, ogni venerdì davanti al parlamento svedese. Ha fatto scalpore, ha incassato le critiche di chi le consigliava di andare a scuola invece di sedere sull’erba ed ha risposto, così come stanno rispondendo centinaia di persone dopo di lei, da lei ispirati: Why I should be studying for a future that soon will be no more?

Video dell’intervista a Greta durante la COP24 di Katowice, Polonia, dicembre 2018.

Perché partecipare?

È evidente che l’approccio tipico delle decisioni prese dall’alto non sia stato incisivo come come avrebbe dovuto essere. I governi, i rappresentanti delle istituzioni internazionali, hanno stipulato degli accordi che, però, ad oggi non stanno pienamente rispettando, hanno fatto promesse che, però, non stanno mantenendo , continuando a correre inesorabilmente verso un cambiamento epocale, uno stress ambientale causato in primis dalla specie umana. Le leggi sinora redatte non sono sufficienti per fare davvero la differenza… E visto che non vediamo un cambiamento, allora saremo noi il cambiamento.

The real power belongs to the people.

Come partecipare?

Il 15 marzo ci sarà una manifestazione a livello globale, tutti in piazza per il clima e Trento farà la sua parte. Esiste già una pagina sulla piattaforma di facebook Fridays For Future – Trento, ed un evento, sempre su facebook, Marcia Globale Per Il Clima – #FridaysForFuture, dove potete trovare tutte le indicazioni necessarie.

Ma non è sufficiente scendere per le strade per fare la differenza.

Certo è vero che più saremo meglio sarà, per darsi coraggio, per poter aver conferma del fatto che il cambiamento c’è ed è alla portata di tutti. Ma non è sufficiente. Non serve manifestare se il lunedì successivo, come tutti i lunedì, prenderai la tua auto per andare a lezione godendoti in solitaria venti minuti nel traffico mattutino. Non serve se correrai a comprare una bottiglietta di plastica da mezzo litro ogni volta che ti avrai sete. Non serve manifestare se comprerai ogni settimana un capo d’abbigliamento nuovo perché ti va, perché puoi permettertelo. Non serve se non proverai, almeno una volta, le verdure del mercato bruttine e con le macchie.

Prova da oggi al 15 di marzo a pensare a quanto questi piccoli fatti abbiano enormi conseguenze. Cambia una tua abitudine che danneggia l’ambiente, basta solo scegliere qual è la tua abitudine che più impatta l’ambiente, anche se ti costa fatica. Per te, per noi, per chi verrà, per dimostrare a chi non l’ha saputo scegliere che sì, è possibile agire.

Nutrire Trento

ISF-TN sta riflettendo ormai da lungo tempo al tema del consumo critico. Gran parte dei soci è attenta all’origine dei prodotti, consuma i prodotti orto frutticoli secondo le stagionalità e cerca di ridurre in ogni modo gli sprechi (vedi Aperitivo ISF_ico). Il cambiamento che vorremmo mettere in atto, però, rimarrà sempre arginato e circoscritto se non sarà l’intero sistema a cambiare. Il consumatore è solo l’ultimo tassello di una filiera che, spesso, si perde nei meandri del mercato globale.. Da dove iniziare? In assemblea si è parlato di come, il consumatore medio, potrebbe essere facilitato nella scelta se solo conoscesse la realtà che lo circonda, i mercati e le aziende che promuovono un cambiamento, e l’idea di mappare realtà sostenibili si è via via fatta più concreta. E a questo punto, per mezzo di Economia Solidale Trentina, il progetto di Nutrire Trento è apparso.

Nutrire Trento, come si può leggere nel progetto completo che potete trovare a QUESTO LINK, è un progetto partecipato (un incubatore di processo) che coinvolge: ricercatori, categorie economiche, cittadini, associazioni, scuole. In realtà è attivo già da un anno e mezzo ed il fine principale, facilmente intuibile dal titolo stesso,  è quello di sensibilizzare la cittadinanza al CONSUMO e alla PRODUZIONE SOSTENIBILE di cibo.

In questo senso si vogliono promuovere le filiere corte attive nel comune di Trento grazie ad un portale provvisto di una mappa interattiva di facile lettura che sarà pronto a brevissimo. ISF-Trento ha partecipato per la prima volta al tavolo a cui siedono, per discutere e delineare le attività, le realtà coinvolte nel progetto.

Speriamo di poter presto portare il nostro contributo… e di inserire questo tassello nel progetto delle 5R 😉